
Data: 11 febbraio 2014
Fonte: STYLE.IT
Mamme che lavorano. Cambi di vita e prospettiva. Quante volte pensiamo a come vorremmo cambiare la nostra quotidianità? Quante volte vorremmo dedicarci a ciò che amiamo davvero? Qualche mamma ce la fa, ecco perché ci piace raccontarlo. Perché cambiare è possibile. E inseguire i propri sogni... anche! Nadia Giuliano è una giovane donna di Perugia che da sempre ha una grande passione per la danza. Laurea in Sociologia e poi ricercatrice, non ha mai smesso di ballare, ritrovandosi quasi per caso a insegnare. La passione si è quindi trasformata in lavoro e quando è nata la sua bimba è nato anche un nuovo progetto!
Che cos'è Mamma che danza!?
«Mamma che danza! è un progetto pensato per le mamme che spesso non riescono a dedicare tempo a se stesse e alla propria forma fisica perché sommerse da mille impegni. L'idea è stata quella di creare un corso dedicato proprio a loro. Mentre la mamma danza, una babysitter gratuita si occupa, nella stessa sala, dei bambini. Così la mamma può divertirsi e relazionarsi con altre mamme, in completa libertà.»
È stato accolto con entusiasmo?
«La mamme che hanno provato Mamma che danza! ne sono entusiaste, perchè sanno di poter trovare in questo corso uno spazio e un momento da potersi dedicare, con tutta la serenità di tenere con sé i propri bambini.»
Chi sono le tue allieve?
«Le partecipanti sono tutte mamme di diverse età con poca o nessuna esperienza di danza che hanno bambini dalle 3 settimane in avanti. Le reazioni sono state positive perché trovano in Mamma che danza! una situazione pensata per loro, dove possono danzare con serenità accanto ai propri bambini che si divertono giocando con una persona dedicata.»
Come ti è venuta l'idea?
«Il progetto è nato durante un confronto con alcune mamme che esprimevano l'esigenza di trovare del tempo da dedicare in un'attività che fosse pensata contemporaneamente per loro e per i propri bambini.»
Qual è l'emozione più bella che ti ha dato questo progetto?
«Un episodio che mi è rimasto nel cuore riguardante Mamma che danza! risale a Giugno dell'anno scorso, durante le ultime lezioni dell'anno. La lezione si chiude sempre con una piccola coreografia che serve a scaricare le energie e a divertirsi. Vedere quelle stesse mamme che avevano iniziato il corso titubanti sulla possibilità di rimettersi in forma e sulla proprie capacità danzare invece a ritmo di musica, sicure di sé e felici mentre i loro bambini tranquilli giocavano, è stato impagabile. A dimostrazione che la danza è per tutti e che ognuno di noi ha solo bisogno della possibilità di dedicarsi un po' a se stessi e credere nelle proprie capacità.»
Cosa facevi prima di diventare mamma?
«Sono stata per diversi anni una Ricercatrice Sociale, naturale sbocco della mia laurea in Sociologia. Mi piaceva molto quel lavoro e lo svolgevo con passione, ma i contratti di ricerca, a progetto e determinati non mi permettevano di avere prospettive. All'ennesima scadenza del contratto, non avendo nessuna possibilità ulteriore di lavoro ho sentito che era arrivato il momento di voltare pagina. Ho pensato che non dovevo abbattermi e che dovevo concentrarmi sui miei desideri: quello di diventare mamma e quello di realizzare il sogno di lavorare con la danza.»
In cosa ti ha cambiato la maternità, nel lavoro?
«Sicuramente nell'organizzazione, che deve essere tutta "al secondo" perché oltre che a me e al mio lavoro, devo pensare chiaramente prima di tutto alla mia bambina. Quindi è tutto un incastro di orari ed elenchi da spuntare ed è faticoso. Però da quando sono diventata mamma sento di avere molta più energia e di rendere molto di più anche se con meno tempo a disposizione.»
Che progetti hai per il futuro?
«Il progetto per il futuro che mi sta a cuore è quello di ampliare le attività della mia scuola di danza offrendo corsi che si diversifichino sempre rispetto a quelli già presenti sul territorio. Lo scopo, infatti, è quello di dare la possibilità a tutti di danzare, di entrare in contatto con il mondo della danza, senza distinzioni di età e di preparazione. La danza è per tutti ma in Italia non esistono molti corsi pensati ad esempio per adulti principianti che vogliano provare a fare danza classica (da cui il corso di Danza Classica per Adulti), per bambini piccoli che ancora non sono pronti per la propedeutica ma che possono comunque imparare giocando (da cui il corso di Bimbinballo) e per mamme che non hanno tempo e mezzi per lasciare i propri bambini e pensare a se stesse ballando (da cui il corso di Mamma che danza!).La mia ambizione è quella di cercare di venire incontro alle richieste più particolari e specifiche delle persone creando dei corsi di danza ad hoc e dare la possibilità a tutti di provare questa meravigliosa arte.»1